Diapositiva Kodak Ektachrome 200 asa rovinata dalla errata conservazione
La diapositiva oggetto della nostra procedura di restauro, rappresenta il famoso caccia F-104-S Starfighter ed è stata scattata circa 30 anni fa. E’ sempre stata conservata in un cassetto inserita nei fogli di plastica trasparente. Questo metodo di archiviazione ha provocato la formazione di piccole gocce gommose formatesi per qualche strana reazione del materiale plastico che si sono depositate sul lato emulsione della diapositiva riducendola come si vede nella scansione nr.01 e sul crop al 100% Il risultato è purtroppo disastroso e sembrerebbe una diapositiva irrecuperabile.
Proviamo a vedere cosa riesca a fare lo scanner 5000 ED utilizzando gli strumenti hardware e software in dotazione. Rifacciamo quindi la scansione inserendo il filtro ICE, “ICE” fa eseguire allo scanner due passaggi, al primo passaggio la diapositiva viene scansionata con un sensore infrarosso che memorizza i punti dove è presente la polvere (rilievo) e dove sono presenti i graffi (incavo). A questo punto viene eseguito il secondo passaggio (la vera scansione) e il software che ha mappato i punti con i difetti, clona i pixel vicini per far sparire i danni.
Osservando la scansione nr.02 sembra sia avvenuto un miracolo, ma osservando il crop al 100% dell’immagine si notano purtroppo i limiti del sistema, (viste le disastrose condizioni della diapositiva). Sono sparite le gocce ma il risultato è ancora scadente, abbiamo una marcata perdita di definizione e il cielo è comunque macchiato da molti punti. La scansione è stata eseguita a 8 bit con singolo passaggio. Proviamo a migliorare la scansione sfruttando tutte le possibilità del Nikon ED 5000, quindi eseguiamo una nuova scansione a 16 bit, 16 passaggi, filtro ICE medio, filtro digital DEE per schiarire le ombre.
La scansione nr.03 fornisce un risultato superiore, il cielo è nettamente migliorato. ma se notate il crop al 100% il proflo dell’aereo è stato “mangiato” in molti punti. Ora si potrebbe intervenire con Photoshop per migliorare il tutto ritoccando i punti più critici, ma è difficile e dispendioso in termini di tempo.
Questo è il massimo che è possibile ottenere da chi offre solo servizi di scansione, per fare il passo successivo, quello che riporterà la diapositiva alle condizioni di origine, serve un tecnico specializzato con esperienza di “camera oscura” che sappia lavare e trattare con appropriati prodotti chimici la diapositiva asportando le gocce e lo sporco depositato ovunque, senza rovinare minimamente l’originale.
Per le operazioni che seguono serve manualità e pazienza perchè quando una diapositiva è bagnata si graffia solo a guardarla. Se volete provare da soli raccomamandiamo di usate una diapositiva di scarto. Ecco la procedura di lavoro: Si immerge la diapositiva in una vaschetta contente acqua a 20c° e la si lascia per circa 15/20 minuti per far si che tutti gli strati dell’emulsione si imbevano in modo omogeneo.
Si prende la diapositiva con una pinzetta sui bordi e osservandola con la lente si passa con estrema delicatezza del cotone imbevuto di uno specifico prodotto chimico, asportando la sporcizia con più passaggi alternati a lavaggi. La delicatezza deve essere estrema, basta premere un poco di più e si rischia di asportare oltre allo sporco l’emulsione. Certi grumi di sporcizia come si noterà non vengono via ed è meglio non insistere troppo.
Terminato il lavoro di pulizia segue un lavaggio in acqua corrente a 20° di circa 15 minuti per asportare ogni traccia del prodotto chimico usato. Per ultimo va fatto un bagno finale con acqua e un liquido antigoccia che evita la formazione di macchie di calcare durante l’asciugatura.
L’asciugatura va eseguita in un armadietto chiuso dove circola dell’aria filtrata e riscaldata a 25/30 C°. Durata di tutto il procedimento 45/50 minuti, poi si rimonta la diapositiva su un nuovo telaietto. Ora siamo pronti per rifare la scansione con gli stessi parametri della nr.01, il risultato rispetto alla diapositiva non lavata è molto diverso, le goccioline sono completamente sparite, sono rimasti i graffi e dei piccoli agglomerati di sporco che non si sono staccati dall’emulsione con il lavaggio.
Rifacciamo quindi la scansione a 16 bit, 16 passaggi, filtro ICE medio, filtro digital DEE per schiarire le ombre, questo è il risultato finale, (scansione nr.5), la diapositiva è tornata come nuova, si nota in modo fin troppo evidente la grana della pellicola. Logicamente queste procedure ha senso applicarle solo per diapositive o negative di particolare valore affettivo o professionale.
Tutte le scansioni sono state eseguite con il Nikon Super Coolscan 5000 ED e software Nikonscan 4.0 a 2000 dpi