Valutare la condizione delle negative a colori è difficile, in primo luogo perché sono “negative”, in secondo perché hanno il tipico colore rosso-arancio della maschera, che rende impossibile a un occhio inesperto valutare il possibile degrado dei colori. L’alterazione cromatica si scopre quando si richiede una stampa a un laboratorio e il risultato è disastroso: colori sfalsati, macchie, puntini e graffi. A questo punto solo gli interventi chimici e digitali permettono di ricavare dalle negative delle fotografie positive di qualità e con il giusto bilanciamento cromatico.
La negativa fotografica in esame ha 26 anni ed è stata conservata nella sua bustina per lungo tempo, inoltre ha subito dei trattamenti maldestri per ottenere delle stampe.
Questi hanno prodotto delle profonde rigature, oltre ad altri danneggiamenti. Inoltre gli strati contenenti i copulanti cromogeni si sono alterati e sono proliferate delle colonie di muffe.
Gli scanner che impieghiamo, Nikon 5000 ED, sono dotati di hardware e software che riescono a eliminare graffi e puntini e, se necessario, ricostruire i colori perduti grazie alle tecnologie ICE – GEM – ROC, ecco il risultato della scansione. Ma come potete notare vi sono dei limiti insormontabili anche per queste tecnologie e rimangono dei difetti. Quando le tecnlogie digitali non sono sufficienti per un corretto restauro delle immagini, come nel caso in esame, ricorriamo alle tecnologie tradizionali, cioè interveniamo sulla pellicola con un accurato lavaggio e pulizia del fotogramma con prodotti chimici appositi.
Tutti gli interventi vengono rigorosamente eseguiti manualmente da tecnici che vantano una pluriennale esperienza di “camera oscura” e di trattamenti sulle pellicole. Nel momento in cui la pellicola è pronta si procede a una nuova scansione e questo è il risultato finale: la fotografia è ritornata come quando è stata scattata.
Con la scansione del negativo, forniamo anche i “provini digitali” per facilitare la catalogazione e ricerca; inoltre, la scansione ha una qualità tale, che a seconda della risoluzione a cui è stata eseguita, consente la stampa con il normale procedimento su carta fotografica, fino a un formato di 70×100 cm, partendo da una negativa 24×36 mm.