Come funzionano e a cosa servono. Durante l’esecuzione della scansione è possibile far applicare direttamente dallo scanner, dei filtri che possono migliorare e in alcuni casi “recuperare” originali molto deteriorati. Questi filtri sono stati sviluppati da Kodak.
ICE: iniziamo analizzando la funzionalità del filtro ICE, questo si avvale di una precisa funzionalità hardware che deve essere presente sullo scanner, cioè la prescansione all’infrarosso. ICE fa eseguire allo scanner due scansioni, con la prima la diapositiva viene “letta” con una luce infrarossa che individua e mappa i punti dove è presente la polvere (rilievo) e dove sono presenti i graffi (incavo). A questo punto viene eseguito il secondo passaggio (la vera scansione) il software che ha mappato e memorizzato i punti con i difetti, clona i pixel vicini per far sparire i danni. Il risultato è una scansione praticamente priva di difetti.
Una nota importante il filtro ICE non funziona con le diapositive “Kodachrome” e con le pellicole in bianco e nero.
Ritengo che ICE sia in assoluto, una delle migliori soluzioni hardware+software inventate per migliorare la qualità finale delle scansioni. Un mito da sfatare è che ICE sfochi leggermente l’immagine, questo avveniva con i primi scanner che implementavano questa tecnologia e le prime versioni del software.
GEM: il filtro GEM, è stato studiato principalmente per ridurre la visibilità della “grana” presente sulle pellicole a media e alta sensibilità. La scansione utilizzando una luce molto diretta “esalta” la visibilità della grana. Il filtro GEM pur utilizzando sofisticati algoritmi di calcolo, produce comunque un ammorbidimento generale della scansione che in alcuni casi può non piacere. Negli scanner più sofisticati (es.Nikon ED 5000), il filtro può essere applicato con valori di correzione differenti, che consentono di ottenere il miglior compromesso fra attenuazione della grana e ammorbidimento dell’immagine.
L’esempio permette di valutare l’efficacia e il risultato finale ottenuto utilizzando il filtro GEM.
ROC: il filtro ROC permette di restaurare in modo talvolta davvero perfetto le scansioni ottenute da diapositive e negative che presentano colori sbiaditi, alterati dal tempo o addirittura scomparsi.
Il risultato finale è davvero sorprendente in quanto i colori non vengono “inventati” ma ricuperati dal film con sofisticati algoritmi di calcolo.
E’ da tenere presente che il filtro ROC va utilizzato solamente su immagini che presentano marcate alterazione dei colori. Se viene utilizzato su fotografie con i colori bilanciati i risultati possono essere disastrosi.
Gli esempi che proponiamo permettono di apprezzare in modo obiettivo l’efficacia di questo filtro sulle foto rovinate e i risultati discutibili se applicato a foto con i colori bilanciati.