Questa metodologia di scansione viene solitamente utilizzata per fotografie di particolare interesse che presentino forti contrasti e che debbano essere utilizzate per successiva postproduzione finalizzata principalmente per proiezioni su grande schermo o utilizzi tipografici. Ma vediamo in pratica i risultati che si ottengono utilizzando questa opzione di scansione. E’ stata scelta una diapositiva particolarmente “difficile”, nella parte alta vi è un cielo chiaro e la montagna ricoperta di neve, la zona centrale è un bosco scuro in ombra, la parte sotto è illuminata dal sole. Analizzeremo la parte riquadrata in rosso con dei crop al 100% per evidenziare meglio gli effetti del multicampionamento. Nota: la diapositiva test è stata scansionata con Nikon 5000 ED a 4000 dpi 16bit colore attivando autofocus, esposizione automatica e filtro ICE, salvando il file in formato Raw (Nef). (tempo di scansione 55 secondi) Sono stati anche specificati i tempi di scansione della diapositiva intera variando il multicampionamento.
Scansione con multicampionamento 2x, si inizia a notare un lieve miglioramento (tempo di scansione min.1’12”)
Scansione con multicampionamento 4x, la riduzione del rumore diventa evidente (tempo di scansione min.1’42”)
Scansione con multi campionamento 8x, la riduzione del rumore diventa più evidente (tempo di scansione min.2’50”)
Scansione con multicampionamento 16x, la riduzione del rumore è molto efficace, unico inconveniente il tempo di scansione di min.4’55”
Che conclusioni trarre da questo test? Il multicampionamento funziona e migliora di molto la qualità delle zone in ombra delle diapositive o negative, il prezzo da pagare è l’allungamento del processo di scansione e una maggiore usura della meccanica dello scanner